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Autore About a boy
pibedeoro

Reg.: 26 Giu 2003
Messaggi: 1866
Da: Carrara (MS)
Inviato: 06-10-2003 17:41  
quote:
In data 2003-10-02 20:39, sk8ergirl scrive:
davvero carino fantastico GRANT !



Possiamo ammettere che sa fare solo quella parte? gli fanno i film su misura... lo sfigato innamorato...
_________________
Non può piovere per sempre

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entusia

Reg.: 07 Dic 2003
Messaggi: 134
Da: Napoli (NA)
Inviato: 08-12-2003 16:15  
a me invece non è piaciuto per niente... la trama è troppo scontata e poi hugh grant in ogni film (drammatico,comico,sentimentale che sia) recita sempre allo stesso modo!!

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Saeros

Reg.: 27 Mag 2004
Messaggi: 7565
Da: Napoli (NA)
Inviato: 10-06-2004 19:36  
in questo film Hug Grant mi e` piaciuto molto, ma lui, il ragazzino, era fenomenale (anche se avrei voluto tagliargli quella cavolo di frangetta ogni cinque minuti!!!)
mi e` piaciuta moltissimo la scena quando lui non riesce a smettere di suonare la chitarra e resta sul palco... ho riso tantissimo - senza sapere perche`, poi...
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Mizar:Sae è da interpretare stile rebus..
Un Lugubre Equivoco

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sciarada

Reg.: 11 Apr 2004
Messaggi: 379
Da: teramo (TR)
Inviato: 10-06-2004 20:43  
Nick Hornby è un grande,adoro tutti i suoi libri e le trasposizioni cinematografiche!Questa di About a boy pero' è quella meno riuscita secondo me,anche se rimane comunque un film molto piacevole e ironico

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 02-11-2004 15:42  
Devo assolutamente parlare di questo film. Mi hanno consigliato di vederlo giusto ieri ed ora eccomi appena dopo la visione, dvd al mio fianco, prezzo 8 euro, si, sono di genova embhè?
Non solo il dvd, ma in sottofondo appena scaricata "Something to talk about" di Badly Drawn Boy. E via si va.
Scopro solo ora, rileggendo, che esiste un libro dell'inglesaccio Nick Hornby e quindi tanto meglio, adesso si capiscono un pò più cose che, purtroppo, non avendo letto il libro, mi sfuggono. Però le sento.
E si sentono a tutti gli effetti perchè il film trasborda di questa lettararietà. E questa volta non lo dico negativamente, ma soltanto perchè il film tocca così tante cose, piccole e grandi, da farlo sembrare una custodia che male si chiude intorno a ciò che contiene. Una bella e malinconica custodia da aprire per scoprirne il contenuto.
Certo le difficoltà della trasposizione libro-film sono sempre tante, ma per la solita legge che per discipline diverse valgono differenti modelli espressivi, anche il sacrificio apparente della condensazione del libro in film non è un problema che riguarda direttamente il film.
E già "condensazione" implica un concetto sbagliato che vorrei evitare. E lo evito dicendo che il film è riuscito, semplice, lineare, ma riuscito.
Stop, punto, tanti saluti al libro, quello semmai si leggerà.
Intanto ora il film...
Si accennava alle implicazioni narrative... ecco si, queste sono il vero e primario catalizzatore del film, sono l'elemento propulsore. Tutte quelle piccole cose che si condensano intorno al personaggio di Will, ciò che fa, le persone che cerca, quello che in queste persone cerca, le riflessione che questi incontri/scontri provocano, che sono espressi nella bellissima voce off e nelle sequenze in cui Will agisce, si comporta e interagisce con la sua 'triste' e 'vuota' vita, diventano lo sfondo su cui la storia principale, che da queste cose nasce e si stacca, si sviluppa e cresce.
Ed è strano vedere come tante piccole cose accennate riescano a intessere una trama che più che nel film si risolve nella mente dello spettatore. Le implicazioni sono così vaste che riguardano un pò tutti e sono strabilianti quei film che vengono finiti o solo completati, seppure magari parzialmente, nella mente di chi li guarda. E' in questi film che si sente, ma solo positivamente, spingere da dietro la presenza di un tessuto narrativo preesistente. Quando questo succede, i film tratti dai libri raggiungono la loro indipendenza. Ti fanno ‘sentire’, ti spingono a vivere la pellicola...
Il film, poi, per tutte queste cose è un film malinconico, amaro, a volte anche felice, di quella strana felicità che fa riflettere, come fosse una mancanza.
La vita da single, il circolo dei genitori soli, il suicidio, la crescita personale, il cinismo, poi l'amore, la difficile infanzia e adolescenza dei bambini inglesi (mannaggia a loro!), le dinamiche delle relazioni che muoiono, la solitudine e le prime sofferenze dei due 'boys' del film, sono tutte cose che abbiamo toccato e vissuto, a cui, senza nemmeno veramente riuscire a stringerle, non riusciamo a dare un preciso posto durante la visione.
Il film è un'esplosione di temi trattenuti dalla forma di un film, che va detto, è abbastanza 'gelida', composta e a volte troppo studiata, ma poco conta quando un film piace.
Con il tempo e la visione dei film sono giunto ad una conclusione abbastanza concreta: tutti i film che ci piacciono, al di là del fatto che secondo una malata politica non dovremmo mai difendere, sono i film che più sono riusciti.
E se è vero che ognuno di noi ha dentro un mondo informe di significati, miti, misteri e se consideriamo che questo mondo si proietta all'esterno, perché questo mondo è alla costante ricerca di significanti, di segni che rappresentino questi sensi e questi significati, il cinema allora lavora e si articola similarmente a come si strutturano visivamente i sogni e per come ci toccano tutte quelle esperienze che ci hanno costruito, magari sbagliando, soffrendo, vivendo e amando.
Ed è così, dalla congiunzione dei sogni e della nostra esperienza, dall’unione di ciò che viene raccontato, come viene presentato e ciò che noi sappiamo e abbiamo vissuto, si aprono mondi e ossessioni che non possiamo altrimenti spiegarci se non dicendo che quei film che ci piacciono(non analiticamente, ma visceralmente) sono film di significanti (chiamateli rappresentanti) del nostro mondo interiore e di tutto quel mondo che abbiamo dentro di noi.
Quando un film tocca queste cose allora ci attiviamo, ci mettiamo in relazione emotiva con il film, il film ci entra dentro, ci tocca, risveglia sensazioni che sono sempre state li. Il risultato è sempre positivo.

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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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AcidBurne

Reg.: 06 Feb 2005
Messaggi: 3
Da: Campomarino (CB)
Inviato: 06-02-2005 10:30  
Il film è divertente. La parte dell'uomo nullafacente, che divide la sua vita in unità, si adatta perfettamente a Hugh Grant. Tutto sommato la storia è avvincente. Il finale del film è pressocchè scontato, il ragazzino Marcus da "sfigato" e "invisibile" diventa popolare. La convinzione di Grant che credeva di essere un'isola si smentisce, infatti nessun uomo può esserlo. Il protagonista trova nel finale una serie di amici e una compagna, l'attore ironicamente conclude che un'uomo può essere un'isola, ma aggiunge che deve essere circondato da un arcipelago di isole.

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LucyVP03


Reg.: 29 Lug 2003
Messaggi: 938
Da: Roma (RM)
Inviato: 16-02-2005 20:25  
Non ho letto il libro e avevo snobbato il film fino a lunedì sera.
L'ho visto e mi sono dovuta ricredere...
La prima parte è esilarante, il finale è sì scontato, ma in fondo a volte mi consola il classico happy end, almeno sullo schermo concedetemi qualcosa di rasserenante!
Hugh Grant è proprio perfetto x questi ruoli: a questo punto credo che abbia sbagliato a inizio carriera con tutta quella serie di tipi teneroni e introversi.
_________________
Io dunque sono figlio del Caos; e non allegoricamente, ma in giusta realtà...
Pirandello

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igiul46

Reg.: 18 Giu 2005
Messaggi: 816
Da: rende (CS)
Inviato: 07-07-2005 04:15  
uno dei miei film preferiti!! con un fantastico hug grant, perfetto in questo ruolo, perfetta le colonne sonore di "Badly Drawn Boy" ma la cosa piu bella del film a mio avviso e la voce del pensiero di will!!! uno spettacolo!!!

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valy1967

Reg.: 09 Giu 2005
Messaggi: 1002
Da: Roma (RM)
Inviato: 07-07-2005 15:30  
Tony Colette è superba..come le accade di esserlo spesso..
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" Piantata tra i cedri e le querce,sperduta tra il nulla e l'addio"

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sonic79


Reg.: 16 Mag 2005
Messaggi: 206
Da: Messina (ME)
Inviato: 07-07-2005 15:46  
quote:
In data 2003-12-08 16:15, entusia scrive:
a me invece non è piaciuto per niente... la trama è troppo scontata e poi hugh grant in ogni film (drammatico,comico,sentimentale che sia) recita sempre allo stesso modo!!



Hugh grant secondo me è bravo in queste parti da commedia, ma inadatto in altri generi cinematografici.
_________________
"E così battezzo questo pianeta Trumania, della galassia di Burbank" (Truman)

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valy1967

Reg.: 09 Giu 2005
Messaggi: 1002
Da: Roma (RM)
Inviato: 07-07-2005 17:42  
quote:
In data 2005-07-07 15:30, valy1967 scrive:
Tony Colette è superba..come le accade di esserlo spesso..



Ancora troppo caldo..come le accade di essere spesso...sorry..
_________________
" Piantata tra i cedri e le querce,sperduta tra il nulla e l'addio"

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manson

Reg.: 21 Dic 2004
Messaggi: 332
Da: mongrando (BI)
Inviato: 07-07-2005 20:57  
Si, come film è molto carino.
l'attore Inglese Hugh Grant è molto capace nel suo ruolo.
anche le canzoni sono molto carine
_________________
.....e ora va, vai incontro alla Libertà.


Susan Sarandon
in "Piccole Donne"

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